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Lo spazio per l’opera d’arte e l’imballo come un guanto

Il 1 agosto 2017 arriva una mail da una nostra amica:

“Ciao Enrico!

Sto curando la pubblicazione di un volume intitolato LO SPAZIO PER L’OPERA D’ARTE e avrei piacere di inserire una o più immagini della scansione 3d di una scultura con il negativo per il materiale d’imballo realizzata da Astrati. Eventualmente, potrei anche inserire una parte di testo inerente l’applicazione della scansione 3d per realizzare un archivio delle opere d’arte a fini conservativi.”

Enza Di Vinci è architetto, progettista di allestimenti espositivi, curatrice, cultural manager, critico d’arte, fotografa e web editor. Oltre tutto questo è un’amica e un’amica intelligente e acuta.

Da quando abbiamo iniziato la nostra avventura di Astrati ha sempre partecipato ad ogni nostro evento, ogni incontro divulgativo sulla stampa 3D, sullo scanner tridimensionale e sui software di progettazione 3D.

La chiamavo la nostra gruppy più accanita e lei sorrideva.

Sorrideva perché la sua non era solo amicizia disinteressata, sotto sotto cercava qualcosa e quella cosa la ha trovata e l’ha chiesta in prestito per il suo ultimo nato:


lo spazio per l'opera.JPG

“Lo spazio per l’opera d’arte

Allestimento, custodia, imballo e movimentazione di

opere d’arte. Esposizioni e Architettura

Distribuzione CDA

SEZIONE MANUALI ARTE – SAGGISTICA – ITALIA E ESTERO – Erga

Questo saggio fa una panoramica sui servizi e le competenze tecniche per l’installazione artistica e la sua manutenzione in uno spazio pubblico: progettazione di allestimenti espositivi,; custodia, imballo e movimentazione di opere d’arte per la prima volta presenti in una pubblicazione edita in Italia.

I contributi diretti di artigiani, progettisti e le interviste ai professionisti arricchiscono l’approccio tecnico al tema con il prezioso contributo dell’esperienza professionale.


E proprio in questa veste di professionisti e tecnici che Enza ci ha coinvolto: la scansione tridimensionale a fini archivistici e, soprattutto, l’uso dello scanner e della modellazione tridimensionale per costruire un imballo totale che veste “come un guanto” una scultura in ethafoam.

Una statua può avere bisogno di una scansione a fini archivistici (che comprende sia la geometria che i colori ad alta definizione e con una accuratezza che scende fino ai 0,2 mm) prima di un restauro o prima di un lungo viaggio o per ricostruzione in caso di danneggiamento.


L’imballo in ethafoam “a guanto” è la soluzione più indicata nel caso si trasportino sculture con parti delicate o preziose. La ricostruzione 3D della geometria “in negativo” permette un’aderenza perfetta tra i due strati di ethafoam e la scultura  non lasciando parti libero che possano danneggiarsi.

L’ Ethafoam è un polietilene espanso non reticolati in grado di mantenere le proprie caratteristiche di resistenza anche dopo impatti ripetuti. In fase di progettazione, tra l’altro, possiamo valutare le sollecitazioni meccaniche sulle opere, individuando punti critici per la movimentazione.


Prima delle vacanze di Natale mi arriva questa mail:

“Cara Arianna,

la bozza di copertina del volume LO SPAZIO PER L’OPERA D’ARTE è pronta. Te ne allego copie.

Il volume sarà nelle librerie da febbraio 2018 in edizione bilingue.

Approfitto per ringraziare sia te che Enrico per aver risposto positivamente al mio invito a partecipare alla pubblicazione ed aver contribuito alla realizzazione di un piccolo sogno.

Un abbraccio.

Buone Feste”

Le prime due presentazioni saranno a Genova a Palazzo Ducale, Spazio 46 e a Carrara all’Accademia delle belle arti a marzo.

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