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Immagine del redattoreArianna Musso

Prototipi e inventori

La teoria.


Prima di arrivare a parlare di piccole e medie produzioni la Stampa 3D era conosciuta soprattutto come prototipazione rapida.

Perché?

Perché fare prototipi per chi progetta è una spesa enorme e un processo lento.

Prototipazione non vuole dire solo il pezzo fatto e finito con il materiale uguale o equivalente all’originale, anzi…

Lo scopo di un prototipo è:

  1. fare verifiche di stile (analisi visive, studi di ergonomicità, etc.)

  2. prove funzionali

  3. prove di montaggio (verifica degli accoppiamenti tra le parti)

  4. realizzazione di un “master” da utilizzare per creare uno stampo.

Esistono vari tipi di prototipi:

  1. prototipi concettuali, nel prototipi concettuale il materiale e la tecnologia di fabbricazione è qualunque, il suo obiettivo è valutare la forma, verificare il montaggio, analizzare le difficoltà tecnologiche e le sollecitazioni;

  2. prototipi funzionali, nei prototipi funzionali il materiale è simile mentre la tecnologia di fabbricazione è ininfluente. Il suo obiettivo è valutare le sue prestazioni con prove funzionali e ottimizzare il prodotto;

  3. prototipi tecnici, nei prototipi tecnici il materiale e la tecnologia di fabbricazione sono molto simili al prodotto finale, il suo obiettivo è ottimizzare le tecnologie di fabbricazione e valutare sia i cicli di fabbricazione che le prestazioni del prodotto;

  4. prototipi pre-serie, dove materiali e tecnologia di fabbricazione è definitiva e serve a valutare il prodotto finale (sono ammesse pochissime modifiche).

Il prototipo per sua stessa natura non è definitivo, per arrivare ad un prodotto finito

magari bisogna stampare più prototipi, anche decine. Perché?

Perché nel vedere l’oggetto nel suo insieme ci si accorge che manca qualcosa o c’è qualcosa che non risulta come ci si aspetta; un po’ come succede con le foto, a cellulare sembrano sempre diverse dallo schermo del pc e ancora diverse dalla stampa cartacea.

Per fare un prototipo un tempo ci volevano migliaia di euro e mesi di produzione.

La stampa 3D ha abbattuto questi costi e questi tempi.

Inventori e progettisti ne sono entusiasti.

La pratica.


L’autrice ricorda ai lettori che scrive da Genova, città di inventori ma anche di animi chiusi e “parsimoniosi”.

Inventore numero 1. Il signor Scabbia.

  1. Astrati buongiorno.

  2. Salve, io avrei bisogno di una stampa 3D, quanto costa?

  3. Non posso farle un prezzo euro/kg, dipende dalla geometria. Se mi manda un disegno gli faccio una quotazione, intanto potrebbe dirmi di cosa si tratta così possiamo intanto capire quale materiale o tecnologia possiamo utilizzare.

  4. Vede, è un progetto non ancora brevettato, quindi non posso far circolare i disegni, sappia solo che è all’incirca formato da due coni alti 4cm uno dentro l’altro che servono come sistemi di sicurezza.

  5. Ma quanto sono di diametro? Devono stare in interno o in esterno? Debbono avere qualche sollecitazione?

  6. Per ora non mi può dire quanto costano così? quando li avrò brevettati sarò più preciso.

E così il nostro primo inventore misterioso, come è comparso, scompare.

Inventore numero 2. Il signor Tortellini.

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Lo incontro in fiera e mi mostra sul cellulare decine di suoi progetti, dai ciucciotti per le bottiglie d’acqua agli scafandri anti-alluvione per autoveicoli, ai fari laser anti-nebbia. Mi invita nella sua officina.

Appena arrivo mi annuncia che per avere i suoi disegni per fare i preventivi devo firmare una dichiarazione che mi prendo la responsabilità personale e non societaria nel caso che i suoi disegni vengano divulgati.

  1. Normalmente firmiamo degli accordi di riservatezza, sono accordi che tutti firmano, accordi tra aziende.

  2. No, no, non voglio che c’entrino le aziende, io lo do a te e tu sei responsabile, se lo vendi ai cinesi tu vai in galera.

  3. Guardi, non ho nessuna intenzione di vendere i suoi disegni ai cinesi, poi tanto è solo una parte, senza i disegni di insieme non posso ricostruire il tutto.

  4. E poi lo vorrei in un materiale più resistente dell’abs, questo qua che mi hanno stampato, appena l’ho messo dentro il macchinario si è rotto.

  5. Perché le hanno fatto, giustamente, un prototipo dimensionale, poi se funziona, questo pezzo va fatto in metallo e di macchina, esistono delle aziende che fanno solo profilati.

  6. Ma quanto mi costa?


Inventore numero 3. Il signor Lasci

Il signor Lasci cambia sempre idea, viene progettata, stampata, cambiata, ri-progettata.

Il signor Lasci fa disegni, li disfa e poi se ne dimentica.

Ci chiama ogni tanto per essere sicuro che ci stiamo lavorando.

E non fa preventivi, ogni tanto finiscono le ore di progettazione, ogni tanto finiscono i soldi per le stampe. E bisogna spiegargli il perché:

  1. Hai voluto allungare questa parte, quindi ho dovuto cambiare tutta la disposizione dei pezzi interni, quindi ci ho messo 2 ore in più. Non dovevamo allungarlo, non era stato preventivato

  2. Se mi chiedi 8 pezzi in più di cui 3 in gomma, cambia il prezzo, perché hai messo 8 pezzi in più in 2 materiali diversi!

Caro signor Lasci, speriamo che tutto fili liscio e ci lasci presto.

Se non sei il signor Lasci, il signor Tortellini o il signor Scabbia (ma anche se lo sei) e hai bisogno di prototipazione rapida, modellazione tridimensionale e scansione non esitare a contattarci al:

info@astrati.eu o al 0104558971

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