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Stucco e cornici Astrati.

Arriva in ufficio un ragazzo alto che di mestiere fa il corniciaio.

  1. Il cliente vuole questa cornice, sono andato a cercare lo stucco che più gli si avvicinava ma niente. Il più vicino è questo.

E tira fuori dalla tasca uno stucco grande quanto una scatola di caramelle con riccioli e palmetta color legno.

  1. Ma non va bene. Se vi do la foto me lo potete fare uguale?

  2. Certo, quanto deve essere grande?

  3. 15cm per 15 cm. Poi deve essere stuccato e ricoperto con foglia d’oro.

  4. Va bene, per quando ti serve?

  5. Il prima possibile, naturalmente.

Naturalmente.

  1. Il materiale che utilizzate si può piegare?

  2. Piegare?

  3. Magari scaldandolo.

  4. Perché?

  5. Perché il dislivello della cornice tra il toro e la sguscia è molto pronunciato.

  6. Quindi? Chiedo io

  7. Quindi vuol dire che c’è uno scalino, che la superficie della cornice non è piatta. Mi spiega Enrico che nella sua gioventù ha fatto anche lo stucchino e il doratore.

  8. Ma perché devi fare una cosa così complicata? Chiedo io.

  9. Per il dislivello. Dice il corniciaio.

  10. Ma scusa, se ci porti il profilo della cornice o la misura, ti facciamo noi il dislivello giusto. Rispondo.

  11. Volete dire che potete farmi non solo il rilievo ma anche l’alloggiamento per la cornice? Chiede.

  12. Facciamo 3D! Rispondiamo io ed Enrico.

Ci mettiamo d’accordo che gli mandiamo il primo disegno per il giorno seguente.

Enrico si mette all’opera.

porzionecornice
  1. Lo fai con Fusion?

  2. Non è il programma adatto, ne servono altri per la modellazione libera. Fusion arriva fino a un certo punto e per la modellazione di questa cornice non è il programma giusto.

Sono sempre affascinata e sbalordita dalla quantità di programmi che riesce a usare Enrico. E tutti ad un livello professionale.

C’è chi sa decine di lingue e chi conosce decine di programmi…


Il giorno dopo la prima bozza (parziale) è stata spedita al corniciaio. Lui, via whatsapp, risponde che non riesce a capire come è girata: Enrico ne mette subito una porzione in stampa.

Facciamo 2 prove di stampa e due revisioni insieme al corniciaio. Dopo una piccola gara tra noi 3 su chi nota la differenza… una sorta di quiz tra la cornice in foto e il progetto stampato. Gioco che ha apportato qualche nuova modifica. Alla fine reputiamo il lavoro perfetto.

  1. Di che colore lo stampate?

Le prove le avevamo fatte in blu (perché lo avevamo usato per il prototipo di smart pipe).

  1. Se vuoi bianca.

  2. Il materiale?

  3. ABS?

  4. Perfetto. Quando saranno pronte?

  5. Tra due giorni, salvo problemi.

  6. Allora a tra due giorni.

Uno dei punti di forza di questa tecnica è che il disegno è stato fatto per una parte e poi duplicato a specchio (quindi è perfettamente simmetrico), inoltre il disegno rimane in archivio per eventuali stampe o modifiche.

  1. Me la mandi una foto della cornice ultimata?

  2. Stuccata e con foglia d’oro?

  3. Certo.


Visto il risultato anche in plastica senza doratura non è male. Una cornice barocca in plastica color fosforescente? Bisogna solo pensare a cosa metterci dentro.

Hai bisogno di una cornice su misura o di uno stucco o un elemento di arredo che non si trova più?

Chiama Astrati!

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