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A COSA (NON) SERVE LA STAMPA 3D- Tre racconti brevissimi.

Tende Ikea e Porsche

frecce-porsche

Un giorno mi suona il telefono.

  1. Vengo da voi, a che altezza siete?

  2. Dietro la cattedrale San Lorenzo, altezza Ham, l’hamburgheria.

Suona il citofono, era qua sotto.

  1. Mi si è rotto questo.

Chi parla è un signore sui sessant’anni, sorridente e brusco. Tira fuori da un fazzoletto un coso in plastica con tre archi, grandezza approssimativa 4 cm, spessore uno, colore beigetto

  1. Che cosa è?

Chiedo prendendolo sul palmo della mano, potrebbe essere qualunque cosa.

  1. E che funzione ha?

Ho imparato in questo primo anno di lavoro con la stampa 3D che la gente arriva sottoponendoti le cose più assurde e si dimentica di dirti tipo: che va in forno o che deve sostenere un carico da 2 tonnellate.

  1. Funzione poca, penso che serva a fermare la tenda e a non farla uscire dal binario.

Inizio a tremare.

  1. Tenda?

  2. Naturalmente quando si rompe il pirollo della tenda Ikea? Quando la tenda è uscita di produzione da 6 mesi!

Ripercorro con la memoria i prezzi delle tende Ikea ma per quanto riesco a sforzarmi i prezzi stampati nel catalogo Ikea  della mia memoria non arrivano oltre i 40 euro (n.b. il catalogo Ikea  della mia memoria non è affidabile, per indicazioni più precise sui prezzi delle tende consultare il catalogo on-line al sito www.ikea.com).

La prendo alla distante.

  1. Sa, noi potremmo anche stamparle questo pezzo, senza problemi ma vede: il prezzo minimo minimo per accendere la stampante è di almeno 50 euro, faccia anche 70 euro, perché anche solo a stamparle questo pezzettino ci vuole qualcuno che carichi la stampante apposta per lei, poi le rifinisca il pezzo, gli faccia i tre trattamenti di cui ha bisogno per essere utilizzabile. C’è una macchina che lavora ma molto deve fare ancora l’uomo.

  2. Ma io pensavo che avendo il pezzo originale…

  3. Questo è un altro passaggio, lei ha il pezzo originale ma la macchina, la stampante 3D per poter funzionare deve leggere un disegno tridimensionale, un STL per la precisione e quindi ci vuole anche qui un cristiano che disegni il pezzo e che prima ancora rilevi tutte le misure.

  4. Quindi alla fine quanto mi costa?

  5. Ecco, io non credo meno di 100/ 120 euro. Non credo che ne valga la pena, con quel prezzo si compra una tenda nuova.

  6. Anche più di una.

  7. Mi dispiace, vede abbiamo già fatto lavori di questo tipo ma per cose che avevano un prezzo di partenza più rilevante come: ingranaggi in plastica di una Ferrari alluvionata o la freccia di posizione di una Porsche da collezione o…

  8. Quando avrò una Porsche verrò da lei!

Il signore sorridente ma brusco fa per andarsene, ci ripensa, torna indietro:

  1. Ma ho visto su internet che a Milano fare dei pezzi così costano 6 euro!

  2. Non credo che abbiano la definizione che a lei serva e comunque dubito che le facciano la scansione e la stampa per questo prezzo.

E per avvalorare la mia tesi gli mostro un pezzo stampato a 300 micron, un pezzo in fdm tutto assalsicciottato di colore giallo.

  1. Quindi non è possibile?! Arrivederci!

E se ne va. Chiudo la porta dopo avergli acceso la luce nelle scale.

 

Quando la stampa 3d è la soluzione


Un giorno mi manda una mail dal sito,

www.astrati.eu, un signore che mi manda un stl con la richiesta di preventivo, come sempre gli chiedo che cosa è e a cosa serva, non sia mai che sia una rotula da impiantare a un cane o un attrezzo da usare in altoforno.

  1. No, no, è un pezzo di uno stendi biancheria.

Ripasso mentalmente il mio catalogo da ferramenta e oggetti per la casa della mia memoria, il prezzo di uno stendibiancheria normale intero e nuovo sicuramente è minore della sola stampa.

  1. Scusi, ma quanto costa nuovo?

  2. 55 euro.

  3. Può ancora comprarlo, non è fuori produzione?

  4. Non lo so se proprio questo c’è ma se non fosse questo mi andrebbe bene anche un altro.

Lo sapevo, tremo, sudo freddo, un preventivo inutile, come glielo dico che è meglio che si compri lo stendino nuovo e non si metta a stampare alcunché?

  1. Se vuole un mio consiglio si compri uno stendino nuovo, anche solo stampare un pezzo le costa di più.

  2. Ma il mio stendino è murato e ho appena fatto imbiancare le pareti. Quanto costa? 50, 60 euro? Mi costa meno che chiamare un muratore che mi smuri lo stendino, lo rimuri e mi ridia il bianco.

  3. Mi ha convinto, mi dia il file che glielo stampo!

Come recita uno dei nostri innumerevoli slogan: quando la stampa 3d è la soluzione.

 

Scatole di cartone 3D


Mi suonano alla porta dell’ufficio.

  1. Salve.

  2. Stampate in 3D?

  3. Sì, anche. Forniamo anche consulenza per la scansione, la modellazione e la scelta della tecnologia più adatta e dei materiali più consoni.

  4. Io ho inventato un gioco di carte e mi serve la scatola.

  5. Bene, la scatola che funzione deve avere?

  6. Di scatola.

  7. Le faccio vedere come vengono le scritte sia in rilievo che scavate.

  8. No, no, grazie, deve essere liscia perché devo poterci attaccare gli adesivi.

  9. Scusi ma non sarebbe meglio che la facesse in cartone.

  10. Quello che voglio! Ma per fare le matrici mi hanno chiesto 300 euro!

  11. E lei pensa che in 3D le venga a costare di meno? Perché?

Non risponde.

  1. Le costruiscono le matrici su misura per lei! 300 euro non mi sembra caro.

  2. Mi faccia il preventivo per un centinaio di scatole in 3D.

  3. Ma non le conviene vedere se ne esistono già fatte su internet?

  4. Non ne sono capace, mi fa il preventivo?

Lo so che tanto il preventivo sarà superiore ai 300 euro…

  1. Non può prendersi una scatola in acetato già esistente e modificare la forma delle sue carte?

 
  1. In generale

Mi dice un mio amico col quale mi lamento.

  1. In generale la gente non è più abituata a far fare le cose ma è abituata a comprare cose fatte in serie. Non riescono ad apprezzare il valore dell’oggetto fatto su misura. E il fatto che si produca con  materie plastiche li riporta erroneamente subito alle grandi produzioni cinesi con costi e tempistiche connesse. Il fatto che poi dietro una produzione personalizzata ci sia del personale che deve dedicare  il suo lavoro  a quel singolo pezzo rende la produzione additiva più vicina all’artigianato che all’industria. Con anche i suoi rischi di sperimentazione e di prova. Infine, spesso, il privato non conosce i costi e i vari processi di produzione. Il suo atteggiamento è sempre quello di chi va da ferramenta.

  2. Meno male che ci sono anche quelli che hanno gli stendini murati.

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