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Astrati, additive manufacturing in Liguria

Nuovo appuntamento additivo mercoledì 30 maggio in via di Canneto 23/1 a Genova dal titolo  “Astrati, additive manufacturing in Liguria”.


Il programma

15.00- 15.30 Registrazione e coffee break

15.30- 16.00 Additive manufacturing- lo stato dell’arte

16.00- 16.30 Scansione tridimensionale- prova aperta

16.30- 17.30 Casi studio

Astrati è una azienda genovese che utilizza strumenti professionali e personale qualificato.

I nostri servizi:

  1. Scansioni tridimensionali a luce strutturata (reverse engineering e controllo qualità)

  2. Progettazione 3D

  3. Prototipazione rapida

  4. Additive manufacturing consulting

  5. Modelli concettuali, modelli per esposizioni, modelli per test.

Offre una gestione del lavoro flessibile che viene incontro alle esigenze del committente sia per quel che concerne la discrezione che le tempistiche.

L’attenzione verso l’industria 4.0 è notevolmente cresciuta nell’ultimo anno ma ancora la sua diffusione è discontinua, in parte perché fare innovazione e ricerca ha un costo che non tutte le aziende possono permettersi. Un costo che non è solo monetario ma anche di competenze e energie che bisogna impiegare.

D’altra parte la ricerca e l’innovazione è guardare al futuro, oggi un futuro sempre più vicino al presente.

Perché è importante parlare di Additive manufacturing? Il nome stampa 3D (termine generico e pop della più seria Manifattura additiva) è iniziato ad essere sempre più associato al movimento makers quando nel 2005 nacque il progetto RepRap, ovvero costruire una stampante 3D usando una stampante 3D.

Nel 2014 poi il mondo delle stampanti Desktop ha avuto un brusco arresto con la caduta delle vendite: il mondo si è reso conto che non basta avere una qualunque stampante 3D per creare tutto ciò che voleva.

Infatti il problema è che il mercato dei makers si è sviluppato attorno alla tecnologia di stampa più facile da usare e più economica: l’FFF. Vero è che esistono ottime stampanti professionali che usano questa tecnologia (che nel suo brevetto proprietario si chiama FDM) ma i cui costi di gestione e i risultati non assomigliano neanche lontanamente alle sorelline a basso costo.

L’altro problema è la bassa conoscenza del disegno 3D e delle regole che sono sottintese alla stampa che pesa sulla nostra piccola media impresa.

Insomma il governo ha aperto una bella campagna per promuovere l’innovazione con il piano “Industria 4.0 ma il problema non si risolve nel solo acquisto dei macchinari.

La stampa 3D (con tutte le tecnologie che sottende) è un metodo produttivo, è come l’invenzione del trapano: rivoluzionario, certo ma poi bisogna capire cosa farci

Per questo mercoledì parleremo di manifattura additiva, tecnologie, software e presenteremo i casi studio che reputiamo più interessanti.

Per saperne di più: www.astrati,eu

Biglietti su : eventbrite

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