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Immagine del redattoreArianna Musso

Astrati e i giovani innovatori


Martedì pomeriggio, un gruppo di 5 bambini si presenta nel nostro ufficio:

  1. Siamo gli Angrybot!

  2. Salve ragazzi, entrate e raccontatemi tutto.

Dei 5, due sono dell’età di mio figlio: nove o undici anni mentre gli altri due sono già più grandi, forse sedici anni. Risponde il più grande, Riccardo senior.

  1. Cosa vi serve?

  2. Come ogni anno ci sarà la FIRST® LEGO® League e quest’anno è HYDRO DYNAMICSSM per imparate tutto sull’acqua.

  3. Come la troviamo, la trasportiamo, la usiamo, ne abbiamo cura.

riccardo lego 2

Dice Marco, dodici anni in felpa rossa mentre Francesco, tredici anni

  1. Abbiamo deciso di trovare una soluzione tecnologica associata a una App che permetta di controllare il consumo dell’acqua nelle nostre case

  2. Capendo in anticipo quanto consumiamo

  3. Con report giornalieri o settimanali o mensili

  4. possiamo decidere quanto consumare in un determinato tempo

  5. è IOT

  6. Si chiama SMART PIPE

  7. Serve per renderci consapevoli dei consumi domestici.

Conclude il piccolo Riccardo di nove anni.

Sono un po’ frastornata, per fortuna la mamma di uno dei ragazzi mi spiega come la Lego organizzi a livello mondiale, ogni anno, una competizione tra ragazzi volto a aumentare le competenze e l’interesse in campo scientifico e ingegneristico.

I ragazzi hanno costituito la squadra e hanno coinvolto i genitori, gli insegnanti e esperti del settore: sono andati al museo dell’acqua e del gas, si sono documentati attraverso i dati istat, iren e persino spulciando i rendiconti condominiali. Hanno programmato loro basandosi su il programma Arduino e ora hanno bisogno di mettere al loro prototipo un vestito e vogliono il nostro aiuto.

  1. Ci fate da sponsor? La gara è domenica 4 febbraio.

  2. Vorremmo che Smart Pipe fosse in stampa 3D.

  3. Avete il progetto? Chiedo io.

  4. Abbiamo questi.

Mi mostrano un foglio su cui è disegnata una goccia d’acqua colorata di blu e con su scritto Smart pipe e una scheda Arduino.

  1. Questa deve contenere questa e ci devono uscire dei fili.


Questi ragazzi sono incredibili. Cosa spinge dei ragazzi in età da videogiochi a desiderare di programmare non solo il loro videogioco ma anche creare una applicazione IOT per il consumo dell’acqua?

  1. Io programmo qualunque cosa, mi piace programmare.

  2. E mi piace costruire

  3. Programmare e costruire è il massimo

  4. Anche i robot!

  5. E i lego!


Li guardo, sono ragazzi sorridenti, la rivoluzione tecnologica è il loro presente.

  1. Ok ragazzi, Astrati sarà il vostro sponsor. Faremo il progetto e la realizzazione del vostro prototipo!

  2. Davvero?

  3. Certo! Raccontatemi un po’ di questa SMART PIPE

  4. Lo Smart Pipe va collegato ai tubi che portano l’acqua in casa, attraverso il flussometro che conteggia i litri di acqua che passano nei tubi e alla valvola che può ridurre il flusso dell’acqua a seconda di ciò che le dice l’applicazione APP MY SMART PIPE.

  5. Quindi non riduce l’acqua in maniera indiscriminata ma solo alle utenze che io desidero, nell’orario e per il tempo che io desidero.

  6. Se noi riduciamo di 3 metri cubi d’acqua al mese, alla fine dell’anno avremo risparmiato tanta acqua quanto quasi il consumo annuale della Nigeria.

  7. Quanto sono tre metri cubi? Chiedo io.

  8. Il tempo di lavarsi i denti e cinque minuti di doccia in un mese.

  9. Bhè, non è tanto.

  10. No. Ma si risparmia quello che verrà considerato in un prossimo futuro un bene molto prezioso: l’acqua.

  11. Nel 2030 la domanda di acqua crescerà del 40%, ma sfruttando l’innovazione tecnologica sarà possibile recuperare il 30% di acqua destinata a essere buttata via.

  12. Cioè quando io avrò 21 anni. Dice il più piccolo.

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