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Formnext-Astrati in trasferta 2


Francoforte 15- 16- 17 Novembre 2016.

Io ed Enrico arriviamo con il tram numero 16 direttamente dalla casa di David, nostro airb&b ospitante.

La Fiera, in centro città e tra i grattacieli, è interamente dedicata alla stampa 3D, l’esposizione non è enorme ma è densa tanto da poter affermare che un evento così in Italia ce lo sogniamo.

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“Qui nessuno ti chiede che cosa è la stampa 3D, se si stampano davvero i metalli. Ma di quanti micron deve essere la polvere di acciaio l316?” mi racconta Stefania di Sisma.

Non per niente la Germania è il faro di Europa per le tecnologie additive.


Appena  entrati ci accolgono gli amici di Sisma e, i bella mostra tra gioielli e pietre preziose,  c’è il nostro candeliere, un particolare nautico progettato per il Formnext da Astrati e stampato da Sisma. Accanto c’è il pezzo della nuova macchina, Mysint300, che arriva ad avere un iano di stampa 300×400 mm. Tutte le macchine sono in funzione e fanno apparire tra i lapilli del laser e la polvere di argento la scritta Sisma.

Stefania è contenta di vederci e parliamo del candeliere: buy to fly vincente, tutto l’acciaio che c’è è quello che è stato usato. Ore di macchina per post-lavorazione: 0, escluso il tempo di toglierlo dal piatto.

Iniziamo a girare.

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La prima cosa che noto è la concentrazione di macchine che vengono presentate per la prima volta. Alcune sono già in commercio, ma non ancora consegnate, altre sono esposte in versione beta e verranno commercializzate nel 2017.

Passiamo subito a prenotare la presentazione di HP.

Solo per questo vale la pena essere venuti fino a qua. HP ci accompagna fin dalla nostra fondazione e la costituzione di Astrati inseguiva i messaggi di uscita o di smentita della nuova tecnologia.

Un palco è montato davanti a un mega schermo. Entra una presentatrice che intermezza i suoi interventi con dei filmati e racconta una storia di globalizzazione delle conoscenze: HP Barcellona ha sviluppato il processo di fusione  e ha migliorato la velocità di stampa.


HP San Diego ha migliorato la precisione arrivando a 20 micron. HP “di qualche altra parte del mondo” ha sviluppato il software in piattaforma open. Polveri riciclabili fino all’80%.

Ma cosa fa nello  specifico questa nuova meraviglia?

Questa macchina produce ( o sarebbe meglio dire produrrà visto che le prime macchine arriveranno in Italia a maggio) oggetti di piccole/medie dimensioni in materiale termoplastico di colore nero ad alta velocità e vuole competere con le macchine ad  iniezione, in quanto producono decine di migliaia di pezzi di piccole dimensioni.

Altre novità sono le numerose macchine che producono ceramica di piccole e piccolissime dimensioni, altamente precise, sia per uso estetico che tecnico. E una macchina che estrude un filamento lungo (kevlar o carbonio o altro); Dell’importanza dell’estrusione dei filamenti a fibra lunga ve ne avevo parlato a proposito  dei ragazzi di +Lab, del politecnico di Milano, che hanno brevettato una tecnologia che univa fibra lunga

stampi

Stampo per produzione ad iniezione.


e SLA, mentre questa volta si unisce fibra lunga e FDM. Poi molti materiali nuovi da stampare in SLS, anche materiali adatti alla nautica che stanno testando nei freddi mari del nord.

Altra scoperta della fiera è stata una macchina per la costruzione di oggetti metallici di grandi dimensioni altamente performanti anche di 6mt. Non producono geometrie complesse o impossibili come le macchine a sinterizzazione diretta ma tutto ciò che si auto sostiene in quanto è una deposizione di materiale. A chi si rivolge? Aereospaziale, militare, nucleare…

Parlando di stampa 3D, metallo e grandi dimensioni, c’è stato un fiorire di aziende che producono sand casting, ovvero stampi in sabbia per la colata di metallo: in stampa 3D viene creato lo stampo in sabbia silicea a perdere. Più case produttrici di macchine vuol dire abbassamento dei costi anche delle materie prime e maggiore concorrenza.


E la concorrenza è alta in tutte le  tecnologie additive, ormai molti brevetti sono liberi sia per le macchine che producono materie plastiche che metalli. Concorrenza vuol dire Repubblica Popolare Cinese.

Alla fiera di Francoforte si è data appuntamento tutta l’Europa che si occupa di tecnologia additiva. Si sentiva parlare in inglese, in italiano, in polacco, in francese, in tedesco e… cinese.


Metà degli abitanti della Repubblica Popolare presenti al Formnext presentavano una o più tecnologie low-cost (dai sinterizzatori per il metallo alle resine), l’altra metà andava a sentire cosa dicevano i produttori di macchine e software  europei.

“La Cina è entrata nel mercato delle tecnologie additive e ne cambierà presto l’aspetto. Non possiamo non tenerne conto”. Mi racconta un commerciale di Envisiontech. E questa e forse l’aspetto più rilevante di Formnext di quest’anno.

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