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Tecnologie additive, un’opportunità da cogliere


Istituto Italiano di saldatura.

5 luglio 2018 ore 9.30.

Astrati al completo con la sua nuova tirocinante è presente al convegno indetto dall’Aita, dall’Istituto Italiano di saldatura e da Ansaldo energia.

L’intento della giornata è sempre quello di aumentare la confidenza delle aziende nell’utilizzo delle tecnologie additive.

Il gentile Stefano Pinca (nostro ospite nell’ultimo appuntamento additivo indetto nel nostro ufficio a fine maggio) parla dei progetti di ricerca di cui fa parte come Hybrid Join e Nex Tower. Dal 2016 fa parte dell’Aita e, circa un annetto fa ha acquistato una stampante laser a letto di polvere.

Oggi è presente anche il professor Fabrizio Barberis, vice coordinatore della commissione ricerca e trasferimento tecnologico dell’Università di Genova e promotore del GEAM- Genova Additive Manufacturing.


Il professore (abbiamo parlato di lui qua), ha spiegato come già nel 2011 la AMP, l’industria 4.0 tedesca dicesse “La tecnologia a basso livello è data per persa”.

Tra il 2012 e il 2014 gli Stati Uniti, attraverso i American Makers, cercassero connessioni per tutte le attività produttive e l’integrazione tra smart manufacturing e big data. Nel 2016 è stato addirittura varato un piano strategico per la manifattura additiva a livello nazionale.


Questi dati ci fanno capire come l’Italia e la Liguria rischia di rimanere indietro.

Per questo Astrati è qua. Astrati è una società di manifattura additiva che si occupa di aiutare le imprese nell’adozione della stampa 3D a livello professionale. Fondamentale, in questo momento di espansione delle tecnologie e di aumento della complessità (e quindi delle opportunità), sapere cosa c’è e cosa è attendibile sia sul territorio sia cosa offre il mercato globale.

La conferenza prosegue con alcuni rivenditori di software e hardware e con qualche società di servizi che propongono casi studio non italiani.

Interessante vedere che il mercato si sta muovendo nella direzione che noi avevamo individuato due anni fa e come siano ancora valide le nostre indicazioni. Il problema è non finire come Cassandra, colei che dice la verità e nessuno la ascolta.

Riuscire a modificare alcune pratiche aziendali e renderle maggiormente produttive non è impossibile ma c’è bisogno di competenza e di volontà.

“Il momento è questo” continua il professor Barberis.


Fino a ieri eravamo dei pionieri, dei visionari, oggi siamo al passo coi tempi.

Vediamo di non andare fuori tempo.

Una delle grosse difficoltà è senza dubbio ragionare con le paure e le arretratezze che i nostri organismi statali e alcune nostre imprese hanno. Dubbi e paure, voglia di rallentare processi inarrestabili che, se giustamente gestiti, possono essere virtuosi ma se ostacolati ad oltranza e visti con occhi antichi possono essere un boomerang.

Per consulenza sull’additive manifacturing e la stampa 3D azindale contattaci su info@astrati.eu

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